Stiamo parlando con nostro zio e per caso pronunciamo la parola "colesterolo". Sul volto dell'interlocutore appare una traccia di terrore. Il colesterolo, acerrimo nemico da dover in ogni modo debellare. Ma davvero deve farci così tanta paura?
Separatamente rispetto al resto della sintesi endogena, fa capolino un'altra produzione: quella a livello cerebrale, che ha inizio durante lo sviluppo dell'embrione. In questa circostanza, durante lo sviluppo neuronale, la produzione di steroli è un'attività altamente critica e finemente regolata [2]. Il sistema nervoso è ricco di colesterolo: è il costituente di una buona fetta del cervello e della membrana cellulare dei neuroni [3]. Si può quindi dire che svolge un ruolo chiave per la salute del cervello.
Nel 2017, alcuni ricercatori individuarono che la mancanza di una proteina specifica coinvolta nella sintesi del colesterolo comporta alterazioni e difetti del comportamento dei neuroni dei topi, con possibili implicazioni metaboliche [4]. Lo studio è stato condotto su animali, quindi devono ancora essere dimostrati gli stessi sviluppi nell'uomo.
Ma facciamo un ragionamento trasversale. Pensiamo per un attimo al tuorlo d'uovo. Il contenuto di colesterolo del tuorlo di un uovo è di circa 220 mg. In poche parole ne è molto ricco. Indovinate a cosa serve in natura il tuorlo? Esatto, per nutrire l'embrione, ovvero il futuro pulcino. A parer mio, in natura nulla è lasciato al caso, tutto segue una logica: non credete, quindi, che il colesterolo abbia una funzione davvero determinante? Se lo produce madre natura per lo sviluppo dei pulcini, così terribile non può essere. O almeno, in origine non dovrebbe esserlo. Normalmente, infatti, più colesterolo assumiamo con la dieta, meno dovrebbe esserne prodotto dal fegato. Succede spesso che questo meccanismo si inceppi e si sviluppi ipercolesterolemia, ossia la condizione in cui il colesterolo è in eccesso.
Il colesterolo è trasportato nel sangue attraverso le lipoproteine: il colesterolo "cattivo" è legato alle lipoproteine a bassa densità, cioè le LDL. Ha questa brutta reputazione perché può depositarsi nelle pareti delle arterie. Una possibile e pericolosa conseguenza è l'aterosclerosi. Parlando semplice, i vasi sanguigni si restringono a causa del deposito in eccesso, si forma la placca aterosclerotica o ateromasica ed il regolare flusso sanguigno con il trasporto di ossigeno è ostacolato. I rischi sono cardiovascolari, quindi si innalza la possibilità di avere infarti o ictus.
Il colesterolo buono, invece, è legato alle lipoproteine ad alta densità, le HDL. La sua fama, a differenza del concorrente cattivo, è dovuta all'azione di rimozione del colesterolo in eccesso dalle pareti dei vasi.
Per esempio: le uova sono concesse in una dieta equilibrata. Due uova una vola a settimana oppure una due volte a settimana; la carne può essere mangiata, anche quella rossa, ma sempre preferendo quella bianca; i formaggi non stagionati sono un'alternativa fresca per i pranzi estivi, ed anche il prosciutto è concesso. Quello che non mi stancherò mai di ripetere, però, è che sebbene tutto ciò sia permesso, non bisogna abusarne, tanto meno dimenticare il pesce, i legumi, la fibra da frutta e verdura e l'importanza di ridurre il sale, ogni giorno un po' di più.
E se quel sabato sera avete voglia di crema catalana o di cotoletta alla milanese, fatelo pure uno strappo alla regola. Uscire dal seminato un giorno non compromette la salute. Che sia solo un regalo occasionale però, mi raccomando!
FONTI
[1] Cortes VA, Busso D, Maiz A, Arteaga A, Nervi F, Rigotti A. (2014), Physiological and pathological implications of cholesterol, Front Biosci (Landmark Ed), 19:416:428. DOI: 10.2741/4216;
[2] Genaro-Mattos TC, Anderson A, Allen LB, Korade Z, Mirnics K. (2019), Cholesterol Biosynthesis and Uptake in Developing Neurons, ACS Chem Neurosci,10(8):3671-3681. DOI:10.1021/acschemneuro.9b00248;
[3] Hussain G, Wang J, Rasul A et al. (2019), Role of cholesterol and sphingolipids in brain development and neurological diseases, Lipids Health Dis, 18(26). DOI: 10.1186/s12944-019-0965-z
[4] Ferrisa HA, Perryb RJ, Moreirab GV, Shulmanb GI ,Hortone JD , Kahna CR (2017), Loss of astrocyte cholesterol synthesis disrupts neuronal function and alters whole-body metabolism, PNAS, 114(5):1189–1194. DOI 10.1073/pnas.1620506114;
[5] Ravnskov U, de Lorgeril M, Diamond DM, et al. (2018) LDL-C does not cause cardiovascular disease: a comprehensive review of the current literature, Expert Rev Clin Pharmacol., 11(10):959-970. DOI: 10.1080/17512433.2018.1519391;
[6] Soliman GA (2018), Dietary Cholesterol and the Lack of Evidence in Cardiovascular Disease. Nutrients,10(6):780. DOI:10.3390/nu10060780
[7] Targher G, Bonapace S, Byrne CD (2019) Does high LDL-cholesterol cause cardiovascular disease? Letter to the editor, Expert Rev Clin Pharmacol.,12(2):91. DOI:10.1080/17512433.2019.1561100
Di cosa si tratta
Iniziamo con le presentazioni. Il colesterolo è una molecola del gruppo dei lipidi, o grassi, per meglio intenderci. Ancora più nello specifico, appartiene agli steroli. È una molecola fondamentale che il nostro fegato produce nella più totale autonomia. In casi come questo, si parla di produzione endogena. La quantità di colesterolo prodotta dal fegato è diversa da persona a persona. Anche per questa ragione può accadere che chi mangia con attenzione si ritrova con gli esami del sangue fuori norma, con il livello di colesterolo alto. Alla produzione endogena si aggiunge il colesterolo introdotto con la dieta.![]() |
Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay |
Funzioni
Il colesterolo è di fondamentale importanza per garantire le corrette funzioni cellulari. È un costituente delle membrane cellulari, ne garantisce infatti la giusta fluidità ed impermeabilità all'acqua e agli ioni, aiuta a sintetizzare gli ormoni steroidei, la vitamina D e gli acidi biliari, indispensabili per assorbire i grassi assunti con l'alimentazione [1].Separatamente rispetto al resto della sintesi endogena, fa capolino un'altra produzione: quella a livello cerebrale, che ha inizio durante lo sviluppo dell'embrione. In questa circostanza, durante lo sviluppo neuronale, la produzione di steroli è un'attività altamente critica e finemente regolata [2]. Il sistema nervoso è ricco di colesterolo: è il costituente di una buona fetta del cervello e della membrana cellulare dei neuroni [3]. Si può quindi dire che svolge un ruolo chiave per la salute del cervello.
Nel 2017, alcuni ricercatori individuarono che la mancanza di una proteina specifica coinvolta nella sintesi del colesterolo comporta alterazioni e difetti del comportamento dei neuroni dei topi, con possibili implicazioni metaboliche [4]. Lo studio è stato condotto su animali, quindi devono ancora essere dimostrati gli stessi sviluppi nell'uomo.
Ma facciamo un ragionamento trasversale. Pensiamo per un attimo al tuorlo d'uovo. Il contenuto di colesterolo del tuorlo di un uovo è di circa 220 mg. In poche parole ne è molto ricco. Indovinate a cosa serve in natura il tuorlo? Esatto, per nutrire l'embrione, ovvero il futuro pulcino. A parer mio, in natura nulla è lasciato al caso, tutto segue una logica: non credete, quindi, che il colesterolo abbia una funzione davvero determinante? Se lo produce madre natura per lo sviluppo dei pulcini, così terribile non può essere. O almeno, in origine non dovrebbe esserlo. Normalmente, infatti, più colesterolo assumiamo con la dieta, meno dovrebbe esserne prodotto dal fegato. Succede spesso che questo meccanismo si inceppi e si sviluppi ipercolesterolemia, ossia la condizione in cui il colesterolo è in eccesso.
Risvolti salutistici
A volte, come ho scritto sopra, il fegato produce un po' troppo colesterolo. Andiamo dal medico e veniamo sgridati perché crede ci abbuffiamo di pane, burro e zucchero ogni pomeriggio: caspita, non potrebbe essere più in errore di così! Altre volte, invece, ce la cerchiamo seguendo una dieta errata: tra fritture, creme pasticcere e panna montata, aggiungiamo troppo colesterolo alla fisiologica produzione.Il colesterolo è trasportato nel sangue attraverso le lipoproteine: il colesterolo "cattivo" è legato alle lipoproteine a bassa densità, cioè le LDL. Ha questa brutta reputazione perché può depositarsi nelle pareti delle arterie. Una possibile e pericolosa conseguenza è l'aterosclerosi. Parlando semplice, i vasi sanguigni si restringono a causa del deposito in eccesso, si forma la placca aterosclerotica o ateromasica ed il regolare flusso sanguigno con il trasporto di ossigeno è ostacolato. I rischi sono cardiovascolari, quindi si innalza la possibilità di avere infarti o ictus.
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Foto di Narupon Promvichai da Pixabay |
Il colesterolo buono, invece, è legato alle lipoproteine ad alta densità, le HDL. La sua fama, a differenza del concorrente cattivo, è dovuta all'azione di rimozione del colesterolo in eccesso dalle pareti dei vasi.
C'è chi non è concorde
Vi sorprenderò, ma non tutti i ricercatori sono concordi nell'imputare al colesterolo la genesi delle malattie cardiovascolari. C'è chi sostiene che i meccanismi di sviluppo delle placche aterosclerotiche sono più complessi di quelli studiati fino ad ora, e che esistono prove a dimostrare la mancata partecipazione del colesterolo LDL nella formazione delle placche [5]. In aggiunta, sostengono che gli alimenti contenenti colesterolo non sono coinvolti nello sviluppo di patologie cardiache, e che i principali responsabili sono probabilmente i grassi saturi [6]. Sicuramente non è solo il colesterolo ad essere coinvolto nelle malattie cardiovascolari. Infatti esistono ulteriori determinanti da considerare, come il fatto che alcuni soggetti possono essere maggiormente vulnerabili all'effetto del colesterolo cattivo. Ciononostante, non è corretto sminuire il ruolo del colesterolo LDL, approcciandosi alle evidenze in modo semplicistico [7], perché ogni riscontro scientifico ha sempre più di un risvolto da tenere in considerazione.Come dobbiamo comportarci
E quindi, se nemmeno tra gli scienziati esiste un parere unanime, noi, cosa dovremmo pensare? Dal mio punto di vista non è solo il colesterolo ad influenzare il benessere delle nostre arterie. I grassi saturi hanno, anch'essi, un ruolo rilevante. Quindi dobbiamo agire con intelligenza e seguendo il principio di precauzione, comunemente noto come "prevenire è meglio di curare". Mangiamo con coscienza: non si sa che cosa può accadere in futuro.Per esempio: le uova sono concesse in una dieta equilibrata. Due uova una vola a settimana oppure una due volte a settimana; la carne può essere mangiata, anche quella rossa, ma sempre preferendo quella bianca; i formaggi non stagionati sono un'alternativa fresca per i pranzi estivi, ed anche il prosciutto è concesso. Quello che non mi stancherò mai di ripetere, però, è che sebbene tutto ciò sia permesso, non bisogna abusarne, tanto meno dimenticare il pesce, i legumi, la fibra da frutta e verdura e l'importanza di ridurre il sale, ogni giorno un po' di più.
E se quel sabato sera avete voglia di crema catalana o di cotoletta alla milanese, fatelo pure uno strappo alla regola. Uscire dal seminato un giorno non compromette la salute. Che sia solo un regalo occasionale però, mi raccomando!
FONTI
[1] Cortes VA, Busso D, Maiz A, Arteaga A, Nervi F, Rigotti A. (2014), Physiological and pathological implications of cholesterol, Front Biosci (Landmark Ed), 19:416:428. DOI: 10.2741/4216;
[2] Genaro-Mattos TC, Anderson A, Allen LB, Korade Z, Mirnics K. (2019), Cholesterol Biosynthesis and Uptake in Developing Neurons, ACS Chem Neurosci,10(8):3671-3681. DOI:10.1021/acschemneuro.9b00248;
[3] Hussain G, Wang J, Rasul A et al. (2019), Role of cholesterol and sphingolipids in brain development and neurological diseases, Lipids Health Dis, 18(26). DOI: 10.1186/s12944-019-0965-z
[4] Ferrisa HA, Perryb RJ, Moreirab GV, Shulmanb GI ,Hortone JD , Kahna CR (2017), Loss of astrocyte cholesterol synthesis disrupts neuronal function and alters whole-body metabolism, PNAS, 114(5):1189–1194. DOI 10.1073/pnas.1620506114;
[5] Ravnskov U, de Lorgeril M, Diamond DM, et al. (2018) LDL-C does not cause cardiovascular disease: a comprehensive review of the current literature, Expert Rev Clin Pharmacol., 11(10):959-970. DOI: 10.1080/17512433.2018.1519391;
[6] Soliman GA (2018), Dietary Cholesterol and the Lack of Evidence in Cardiovascular Disease. Nutrients,10(6):780. DOI:10.3390/nu10060780
[7] Targher G, Bonapace S, Byrne CD (2019) Does high LDL-cholesterol cause cardiovascular disease? Letter to the editor, Expert Rev Clin Pharmacol.,12(2):91. DOI:10.1080/17512433.2019.1561100
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