Benvenuto autunno: castagne, zucca e funghi (Prima parte)

Ottobre è arrivato. E fermandomi a pensare all'autunno, mi vengono in mente il venditore di castagne fuori dalla stazione di Milano Porta Garibaldi, la ASL che attiva il servizio di ispezione dei funghi e tutte le ricette a base di zucca che vengono postate su Instagram e sui social network.

Vi va se parliamo un pochino delle loro proprietà? Iniziamo!

Foto di My pictures are CC0. When doing composings: da Pixabay

Castagne

Provate a chiedere a mio nonno cosa ne pensa delle castagne. Ne ha mangiate così tante in tempo di guerra che ora non le può vedere. 

Le castagne sono chiamate il pane dei poveri, per l'appunto. Un po' perché sono facilmente reperibili nei boschi, e un po' perché sono effettivamente più simili al pane piuttosto che alla frutta, nutrizionalmente parlando.

Foto di Peggy Choucair da Pixabay

Nel post della frutta abbiamo visto come le castagne non siano frutti equiparabili ad una mela o ad una pesca. Innanzitutto per la quantità d'acqua: praticamente metà se confrontata con quella di un'albicocca. In secondo luogo, perché estremamente ricche di carboidrati complessi, quindi di amido. Ciò rende le castagne più simili ai cereali piuttosto che alla frutta polposa fresca. Pensiamoci bene, ci si fa anche la farina con le castagne, vero? Torte, gnocchi, ravioli e chi più ne ha più ne metta. Una volta cotte però, i carboidrati complessi si convertono in semplici, aumentando il contenuto zuccherino. Essendo un alimento energetico e con buone quantità di zuccheri, non è adatto a chi soffre di seri problemi di peso e/o diabete. La fibra è abbondante.

Le proteine delle castagne sono di buona qualità ed in un quantitativo non indifferente, così come è da evidenziare il contenuto di sali minerali (potassio, ferro, fosforo, magnesio, zolfo, calcio) e vitamine.

A differenza della frutta che consumiamo abitualmente, le castagne si caratterizzano per un contenuto di grassi poco inferiore a quello proteico. Come in tutti gli alimenti vegetali però, non esiste nemmeno una piccola traccia di colesterolo.

Gli sportivi potrebbero utilizzare le castagne come spuntino rivitalizzante, ma, senza abusarne, anche chi sportivo non è. Per esempio, al posto del pacchetto di cracker di metà mattina, 5-6 castagne sicuramente aiutano ad arrivare alla pausa pranzo senza una voragine allo stomaco.

Se le acquistate al supermercato oppure le raccogliete, la buccia deve essere integra e priva di forellini, e dal colore uniforme: non verde o troppo scuro. Castagne avvizzite sono segno di un prodotto vecchio.

Ricordate, infine, che se nei boschi avete fatto scorta di castagne, la surgelazione è l'ideale per conservarle a lungo, fino all'autunno successivo. Surgelatele da fresche, lavate, asciugate ed incise. In frigorifero invece, dovrebbero mantenersi in buona salute per un mesetto circa. 
Suggerimento non richiesto: se comprate le caldarroste bollenti dalle bancarelle, dato il costo esorbitante, consumatele subito e godete del momento. Non portatele a casa per congelarle.

Zucca

Se le castagne sono paragonabili a pane e patate, la zucca non è di certo un tubero, ma un ortaggio tanto quanto zucchine, cavolfiori e peperoni. Si differenzia dalle castagne anche per la esigua presenza di carboidrati,anche semplici. Nonostante il gusto dolce, che potrebbe far pensare alla zucca come una bomba glicemica, non è un alimento rischioso né per chi è a dieta, né per chi soffre di glicemia alta. 

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Pensate che su 100 grammi, la zucca apporta solo 18 Kcal. Considerando che, come per la verdura in genere, possiamo mangiarne anche 300 grammi, complessivamente apporteremmo appena 54 Kcal totali. A cosa si deve un contenuto calorico così ridotto? Al fatto che l'acqua è estremamente abbondante, pari a quasi il 95% della massa totale. E tra carboidrati e proteine si raggiunge appena il 5% complessivo. I grassi? Irrilevanti.

Come tutti i frutti e le verdure arancioni che si rispettino, la zucca possiede Beta Carotene, la sostanza che dà vita alla Vitamina A. Anche la zucca si fa riconoscere per un ottimo quantitativo di fosforo, ferro, magnesio e potassio. Lo stesso vale anche per Vitamina C e vitamine del gruppo B. E non dimentichiamoci della fibra. Presente!

Della zucca però non si consuma solo la polpa. I semi è possibile acquistarli salati. Ecco, questo snack è poco amico della pressione arteriosa, ma, se reperibili non salati, i semi di zucca paiono avere eccellenti proprietà contro i vermi intestinali e l'ipertrofia prostatica benigna.

Come tutti i semi, essendo fondamentalmente il corpo riproduttivo che originerà una nuova piantina, contiene il nutrimento a lei indispensabile, tra cui i grassi. Infatti sono inseriti tra i semi oleosi. Quasi 600 Kcal per 100 grammi di semi. Voglio sfidarvi, comunque, a mangiare 100 grammi di semi di zucca...all'apparenza sembrerebbe di mangiarne un quantitativo esorbitante! 

I grassi sono principalmente mono-insaturi (acido grasso oleico) e poli-insaturi (acido grasso linoleico-Omega 6). Di quelli buoni quindi. Inoltre i semi contengono antiossidanti, per fare in modo che i grassi non irrancidiscano. Insomma, la zucca è davvero l'alleata dell'autunno. Versatile e super sana! A voi piace?

Mancano solo i funghi da celebrare. Per non appesantire il post, li tratteremo nel secondo episodio di "Benvenuto autunno". Alla prossima!


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