Sono le 17.00: è l’ora del tè

Fumante nei freddi inverni, ghiacciato come bibita dissetante nelle afose estati. Se sono le 17.00 mettiamoci all'opera: è l'ora del tè. La tradizione inglese vuole la famiglia riunita intorno ad una teiera alle cinque del pomeriggio. Biscottini al burro e piccoli sandwich ad accompagnare. Ma noi non siamo inglesi, ci accontenteremo dei biscotti secchi.

Le bustine già pronte e le confezioni con il tè sfuso contengono le foglie essiccate della pianta Camellia sinensis o  Thea sinensis, le quali rilasciano colore ed aroma tramite il processo di infusione con l'acqua calda. Fate attenzione a questo aggettivo: calda, non bollente. Ne parleremo tra pochissimo.

Foglie del tè.
Foto di hana kim da Pixabay

Il tè nero e il tè verde hanno origine dalla stessa pianta. Ciò che li differenzia è il processo di lavorazione. Infatti le foglie che andranno a costituire il tè verde vengono trattate per non far perdere loro alcuni composti che, invece, nel tè nero non vengono preservati. 

Le foglie contengono:

  • caffeina, che normalmente nel tè è conosciuta come teina. Sappiamo che può renderci un pochino nervosetti;
  • tannini, quei composti chimici che ci danno la sensazione di bocca asciutta, "legata". La sensazione in gergo tecnico è di astringenza;
  • flavonoidi e catechine, ovvero polifenoli antiossidanti. Se nella dieta vengono inseriti alimenti contenenti antiossidanti, si sta facendo un tentativo per proteggere le arterie e prevenire le malattie cardiovascolari. Se riusciamo ad aggiungere anche il tè...ben venga, l'organismo ne gioverà.

Lo sapete però, che per evitare che le componenti del tè si degradino è fondamentale non infondere il tè in acqua bollente? Basterà intravedere le bollicine sul fondo del pentolino dell'acqua perché si possa essere certi del raggiungimento della temperatura perfetta. Inoltre, più la bustina è lasciata a rilassarsi, come fosse alle terme, più sostanze positive vengono estratte. 

Altro aspetto che credo non debba essere sottovalutato è che per preparare il tè e berlo ci costringiamo a concederci una pausa. E focalizzarci per un quarto d'ora solo su noi stessi. In aggiunta, è una tazzina d'acqua in più da bere. Sarà pure poca, ma non diamola per scontata. Se non vi foste preparati il tè, avreste bevuto un bicchiere d'acqua al suo posto?

Infine, non confondiamo il tè con le bevande zuccherate in lattina o bottiglia...quest'ultime sono tutta un'altra storia. Quale storia dite? Quella tra l'incontro dell'acqua con lo zucchero, grammi su grammi di zucchero.

E che mi dite di voi, fate parte di chi ha la cerimonia del tè a scorrergli nelle vene o preferite fiondarvi sul tè alla pesca presente su ogni tavola delle feste?

Commenti

  1. Da quando lavoro da casa, ho preso l'abitudine di bere una tazza abbondante di tè, senza
    zucchero, al pomeriggio, però: verde. Da qualche parte ho sentito parlare delle virtù benefiche del té verde. Non so se siano vere. La cosa è che ho l'impressione che mi tolga un po' la voglia di mangiare. E poi come dici tu é sempre un tazza di acqua che non fa male al corpo. Grazie, Ciao.

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